RUSTICA e gli standard di prodotto

Il progetto RUSTICA prevede la formulazione di un’ampia gamma di componenti di base da cui sviluppare una serie di miscele di fertilizzanti a base biologica. A questo proposito, ci si chiede come si possa entrare in un mercato potenziale con innovazioni nuove e promettenti. Tra le tante sfide da affrontare ci sono gli standard che garantiscono, ad esempio, la sicurezza del prodotto, la compatibilità, l’affidabilità e l’accuratezza della sua composizione.

In linea di principio, si possono menzionare due categorie principali di standard: in primo luogo, quelli obbligatori e comunemente definiti nell’ambito di un quadro giuridico e, in secondo luogo, gli standard definiti su base volontaria. Un’ampia gamma di standard definiti legalmente per i componenti di base, inclusi ma non limitati al biochar e al compost con le loro materie prime, sono già stati identificati, ad esempio, nel rapporto pubblico D3.2 di RUSTICA che presenta i risultati degli accordi internazionali e del diritto dell’Unione Europea.

Un altro approccio alla standardizzazione è la considerazione delle aree territoriali. Nei settori dei prodotti fertilizzanti e degli ammendanti, i già citati biochar e compost sono esempi rilevanti che mostrano la esistenza di vari standard in diversi continenti e Paesi. Il programma di certificazione del biochar dell’International Biochar Initiative (IBI) riguarda gli Stati Uniti ed il Canada e richiede, ad esempio, determinate proprietà fisico-chimiche e test di sicurezza1. Il certificato europeo del biochar (EBC) è uno strumento volontario in Europa che definisce, ad esempio, la qualità e il controllo del biochar, mentre è obbligatorio in Svizzera2. A livello nazionale, standard di prodotto non obbligatori per il biochar sono presenti, tra l’altro, in Italia3. Per quanto riguarda il compost e il Paese partner internazionale di RUSTICA, la Colombia, sono presenti norme specifiche per il compost come fertilizzante organico. Nell’UE, la Rete europea del compost (ECN) ha definito un sistema europeo di garanzia della qualità (ECN-QAS) che comprende requisiti per le organizzazioni nazionali di garanzia della qualità e un marchio di qualità4. A livello nazionale, ad esempio, “KEURcompost” identifica i prodotti certificati nei Paesi Bassi5 e il “RAL Gütezeichen Kompost” può essere ottenuto in Germania6. A livello regionale, “VLACO” definisce nelle Fiandre non solo i criteri legali per il compost, ma attribuisce anche un’etichetta per il compost certificato con caratteristiche superiori al minimo definito per legge7.

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[1] https://biochar-international.org/standard-certification-training/certification-program/ (24.06.2023)

[2] https://www.european-biochar.org/en/home (24.06.2023)

[3] https://ichar.org/ (24.06.2023)

[4] https://www.compostnetwork.info/ecn-qas/quality-mark/ (24.06.2023)

[5] https://bvor.nl/keurcompost/ (26.06.2023)

[6] https://www.ral-guetezeichen.de/gz-einzelansicht/?gz=gz_25 1 (26.06.2023)

[7] https://vlaco.be/onafhankelijke-certificering/het-vlaco-label (26.06.2023)

Dichiarazione di non responsabilità: Le opinioni presentate in questa pubblicazione “RUSTICA – Analisi dei quadri legislativi nazionali e regionali” sono esclusivamente un’opinione dell’autore. L’autore e i membri del consorzio RUSTICA non si assumono alcuna responsabilità per conseguenze dirette o indirette, perdite o danni derivanti dall’uso di questa pubblicazione, del suo contenuto o di parti di esso. Questo documento è stato preparato esclusivamente per scopi informativi generali e non rappresenta in alcun modo una consulenza legale o di altro tipo.

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